Berlusconi è in cerca di una soluzione e chiede agli alleati di considerare la creazione di un nuovo partito, Meloni non cede.
Silvio Berlusconi rilancia l’idea di creare un nuovo partito di centrodestra basato sulle gesta di Ronald Reagan. Ma l’ex Cavaliere non riceve l’approvazione di Giorgia Meloni che non ha alcuna voglia di mandare a rotoli la storia di Fratelli d’Italia per far spazio ad un partito liberale e conservatore. La “fittizia alleanza” del centrodestra non ha le basi per realizzare l’idea dell’ex Cavaliere.
La proposta di Berlusconi
A sostegno del candidato presidente della Regione Lazio per il centrodestra, Francesco Rocca, Berlusconi aveva scritto nei giorni scorsi un post su Facebook sottolineando l’alleanza del centrodestra, anche se i fatti mostrano la palese disfatta tra l’ex Cavaliere, Salvini e Meloni.
“La nostra è una coalizione unita, credibile, fatta di rapporti leali fra forze politiche diverse ma capaci di lavorare insieme da quasi trent’anni”, si legge nel post, dove parla della possibilità di creare “un partito unico, sul modello dei Repubblicani americani”.
Meloni e il suo “No” secco
D’altra parte, Giorgia Meloni non prende nemmeno lontanamente in considerazione la possibilità di mandare a rotoli la storia di FdI, dopo aver lottato con i bastoni messi fra le ruote dalla Lega e da Forza Italia. Il progetto di Berlusconi svanisce prima ancora di essere proposto.
“In Italia c’è già un grande partito conservatore, è un partito che tutti i sondaggi danno stabilmente sopra il 30 per cento e che alle Europee può ambire ad arrivare al 35-36%. Si chiama Fratelli d’Italia”, dichiara la premier.
Giovanni Donzelli spiega che l’evoluzione italiana dei conservatori è la forza politica della leader che già li guida in Europa. Mentre la mossa di Berlusconi sembra un tentativo disperato di trovare una soluzione al declino del partito forzista. “Fratelli d’Italia è arrivato dov’è perché è un partito vecchio stile” aveva detto proprio Donzelli.